Grazie all’incoraggiamento ed al piccolo contributo (palesemente
non esaustivo) di alcuni nostri sostenitori, da qualche giorno è stato
avviato nel LABORATORIO DI RICERCA IBISCUS il progetto
“Caratterizzazione dei geni della DNA Repair Machinery (BRCA1, BRCA2,
NBS1, FANCD2 e PALB2) nella Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA), linea B
del Bambino” presentato dal dr. Luca Lo Nigro, medico pediatra del
Centro di Riferimento Regionale di Onco-Ematologia Pediatrica del
Policlinico di Catania.
.
Il progetto, affidato alla Dr.ssa
Nellina Andriano, biologa, già impegnata nello stesso laboratorio di
Citogenetica, Citofluorimetria, Biologia Molecolare dello stesso Centro,
ha i seguenti obiettivi:.
– Caratterizzare i geni che sono coinvolti nei meccanismi di
riparazione del DNA in una malattia in cui le alterazioni genetiche sono
presenti già prima dell’insorgenza della LLA.
– Stabilire un
eventuale ruolo tra le alterazioni dei geni analizzati e le aberrazioni
genetiche che stanno alla base della LLA.
– Verificare correlazioni
tra alterazioni dei geni della riparazione del DNA e insorgenza della
Recidiva o di eventi tossici gravi.
La LLA, il cui picco di
incidenza avviene tra i due e quattro anni, è la forma più comune di
tumore pediatrico in quanto rappresenta circa un terzo di tutti i casi
di tumore dei bambini. Nonostante le cause rimangano largamente
sconosciute, esistono fattori di rischio che possono essere ambientali o
secondari a condizioni predisponenti ereditarie e/o acquisite.
Fattori di rischio ambientali sono la pregressa esposizione a radiazioni
ionizzanti, prodotti chimici (benzene, erbicidi e pesticidi) e agenti
chemioterapici.
Condizioni ereditarie predisponenti sono i disordini
ereditari caratterizzati da un difetto nei processi di riparazione del
DNA.
Questo studio tenderà a comprendere le manifestazione antecedente al sorgere di una leucemia infantile, i relativi meccanismi trasformazione di una cellula, in modo per raggiungere maggiori possibilità di prevenzione della malattia e successo da un trattamento specifico.
Il Consiglio Direttivo Ibiscus ha deliberato per questo progetto, che avrà la durata di un anno, la somma di € 22.000,00 (spese personale, reagenti e linee cellulari leucemia). Oggi circa l’80% dei bambini malati di leucemia guarisce, ma è a quel 20% che ancora non risponde alle cure che bisogna guardare, perché solo dalla Ricerca possono venire le indicazioni di soluzioni terapeutiche fino a poco tempo fa inimmaginabili.
Noi di Ibiscus crediamo fortemente nella ricerca e siamo pronti ad accogliere tanti altri sostenitori che possano e vogliano aiutare a raggiungere questo ed altri obiettivi.