Di seguito riporto un mio semplice pensiero senza voler provocare nessuno: vorrei solo far riflettere.
Dopo che la vita a sette anni ha voluto mettermi alla prova
con la leucemia, è da allora che affianco la realtà del volontariato; è
da anni che sento parlare di bambini che a causa del cancro vengono a
mancare. È da anni che sento parlare di quanto la ricerca abbia fatto
passi avanti e di quante vite umane ogni giorno vengano salvate grazie
ad essa. È da anni che volontari assistono questi guerrieri nei loro
giorni bui. Da anni… Però i media, socialmedia, i tg ne hanno parlato
poco e niente. Le persone non sono informate, non sono consapevoli di
questa realtà parallela. Mentre alcune persone possono essere a
divertirsi, a lavorare o altro, in molti ospedali ci sono medici che
grazie alla radioterapia, alla chemioterapia, ad un trapianto di
midollo, salvano migliaia di vite umane.
Negli ultimi due mesi si è
parlato molto di Mihajlovic (allenatore calcistico del Bologna, colpito
dalla leucemia circa un anno fa) e di Nadia Toffa (inviata nonché ex
conduttrice del Programma televisivo “Le Iene”, recentemente venuta a
mancare a causa di un tumore).
Perché questi due eventi mi stanno facendo riflettere?
A me dispiace tantissimo quando sento parlare di persone colpite dal
cancro; mi dispiace sentire che a causa del cancro qualcuno è venuto a
mancare.
Ma la cosa che mi crea più dispiacere, addirittura direi
rabbia, è che in quest’ultimo periodo si è parlato tantissimo di queste
due persone: dai giornalisti ai politici, fino ad arrivare al Capo dello
stato Mattarella.
Perché quando vengono a mancare centinaia di
giovani vite umane a causa del Cancro, tutte queste persone vivono
nell’ombra? Perché quando viene scoperta una nuova cura, se ne parla
poco? Perché la società non viene costantemente aggiornata riguardo
questa realtà parallela? Perché?
Il mese entrante verrà chiamato
“Settembre d’oro”, mese nel quale monumenti illuminati, tatuaggi,
nastrini dorati saranno il simbolo del “Mese della consapevolezza del
cancro del bambino”. Mio obiettivo non è solo di accendere la speranza,
ma di far aprire gli occhi a buona parte della società che non conosce
il significato di Cancro infantile e di far aprire soprattutto gli occhi
a chi è al di sopra di noi e ci governa, affinché possa darci una mano.
“Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo.”
Alfredo Spartà